Il melograno: benefici e danni

Il melograno: benefici e danni

By rosy chianese

Il melograno ha tantissime sostanze antiossidanti che sono una protezione per l’organismo dai danni alle cellule, che lo stress ossidativo causa, ma anche quelli che possono colpire il sistema cardiovascolare a causa del colesterolo e del diabete. Contiene vitamine, minerali e sostanze antiossidanti, con cui è possibile combattere l’invecchiamento cellulare, provocato dall’azione dannosa dei radicali liberi. Una ricerca scientifica ha collegato queste proprietà alla componente fenolica, con cui la barriera della mucosa gastrica diventa più forte e permette al sistema cardiocircolatorio di funzionare nel modo corretto.

Origini del melograno e benefici

Le origini del melograno sono persiane perché fu importato dai Romani in Italia durante le guerre puniche; da qui il nome botanico Punica Granatum. Storicamente la corteccia era usata per le proprietà astringenti e disinfettanti, toniche ed antiemorragiche. Oggi, invece, il suo succo viene usato per proteggere il cuore e i vasi sanguigni dall’arteriosclerosi e dai danni provocati da patologie come colesterolo, diabete; ma anche per combattere l’invecchiamento precoce delle cellule, causato dallo stress ossidativo. Contiene vitamine A, complesso B, vit. C e di tannini dalle proprietà antiossidanti, astringenti, toniche e rinfrescanti, che rendono il processo ossidativo che porta all’arteriosclerosi. Ha anche moltissimi flavonoidi. I livelli di colesterolo e di zuccheri nel sangue con il melograno vengono tenuti sotto controllo perché ha all’interno i fenoli che inibiscono l’enzima alfa-amilasi, come l’acido ellagico, l’acido gallico, principi attivi che hanno proprietà antinfiammatorie, antiallergiche, vasoprotettrici e gastroprotettive, rallentano la digestione dell’amido contenuto negli alimenti come pane, pasta, patate.

Lo stress ossidativo e l’arteriosclerosi

Spesso abbiamo un tipo di vita poco corretto, ci esponiamo a raggi UVA e UVB, all’inquinamento atmosferico, alle sostanze tossiche (come solventi, metalli pesanti, pesticidi, detergenti), la nostra alimentazione è carente in minerali e vitamine e il troppo affaticamento psico-fisico sono dei fattori che rendono debole l’organismo e lo “invecchiano” prematuramente. Sono, infatti, la causa dello stress ossidativo e l’aumento nel nostro corpo dei radicali liberi che vengono neutralizzati dalle sostanze antiossidanti, ma se sono troppi sono nocivi. In questo caso si invecchiano i tessuti della pelle (rughe, perdita di elasticità, macchie cutanee), degli occhi (cataratte, degenerazione maculare), del cervello (Alzheimer, degenerazione cerebrale), si manifesta l’artrite e i muscoli degenerano così come i tessuti dei vasi sanguigni e questo può provocare l’arteriosclerosi. L’arteriosclerosi è un indurimento tissutale, o sclerosi, della parete arteriosa che avviene quando si invecchia perché si accumula tessuto connettivo fibroso a scapito della parte elastica.

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