L’allenamento di resistenza potrebbe offrire protezione contro l’Alzheimer
Ottobre 12, 2023
Uno studio, pubblicato sul British Medical Journal, ha indagato sul legame che c’è tra la massa muscolare magra e il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. Gli scienziati hanno da sempre considerato l’obesità come un rischio per l’Alzheimer, questo perché aumenta l’infiammazione, la resistenza all’insulina e gli alti livelli della proteina che crea danni al cervello, l’amiloide β, che si trova nei tessuti adiposi. Un gruppo di neuroscienziati dell’Università di California affermano che anche avere poca massa muscolare comporta maggiori possibilità di avere la malattia.
Massa muscolare contro l’Alzheimer: lo studio
Con la randomizzazione mendeliana gli studiosi possono utilizzare le varianti genetiche per studiare cosa comporta un particolare fattore di rischio, come ad esempio la massa muscolare magra, sul rischio di Alzheimer. Questo studio è stato fatto su 450.243 che fanno parte della biobanca britannica, oltre a diversi altri campioni, per un totale di centinaia di migliaia di individui. Attraverso la bioimpedenza, cioè, il metodo che misura come è composto il corpo, e gli studiosi hanno misurato la massa muscolare magra e il tessuto adiposo di chi partecipa ed hanno trovato 584 varianti genetiche collegate alla massa muscolare magra.
Cosa hanno scoperto gli studiosi
A questo punto si è scoperto che più alta è la massa muscolare magra e minore è la possibilità di avere l’Alzheimer e che con l’allenamento di resistenza si migliora anche l’attività cognitiva. Secondo i ricercatori “Queste analisi forniscono nuove prove a sostegno di una relazione di causa-effetto tra massa magra e rischio di malattia di Alzheimer ed evidenziano l’importanza di distinguere tra massa magra e massa grassa quando si studia l’effetto delle misure di adiposità sugli esiti di salute”, ma sono indispensabili altri studi perché “I nostri risultati devono essere replicati con linee indipendenti di prove complementari prima di informare la salute pubblica o la pratica clinica. Inoltre, è necessario ulteriore lavoro per determinare i valori limite per l’età e il grado di patologia del morbo di Alzheimer, oltre i quali le modifiche della massa magra potrebbero non ridurre più il rischio”.
Esercizio fisico per prevenzione Alzheimer
Cosa hanno concluso gli studiosi dopo vari studi
I ricercatori anche se la massa magra protegge dalle più importanti malattie neuro degenerative, non si è ancora stabilito se l’aumento della massa muscolare possa incidere positivamente facendo regredire nei malati l’Alzheimer. Gli scienziati sostengono che se i prossimi studi accerteranno questo “gli sforzi della sanità pubblica per spostare la distribuzione della massa magra nella popolazione, potenzialmente attraverso campagne per promuovere l’esercizio e l’attività fisica, potrebbero anche ridurre il peso della malattia di Alzheimer”.