Come il cervello sceglie quali ricordi sono abbastanza importanti da conservare e quali lasciare svanire

Come il cervello sceglie quali ricordi sono abbastanza importanti da conservare e quali lasciare svanire

By germana

Il cervello umano è un organo incredibilmente complesso che elabora una quantità enorme di informazioni ogni giorno. Ma come decide quali ricordi sono abbastanza importanti da conservare a lungo termine e quali lasciare svanire nel dimenticatoio? Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Science fornisce interessanti risposte a questa domanda, rivelando i meccanismi di selezione del cervello che determinano quali esperienze vengono trasformate in ricordi duraturi.

Il ruolo dell’ippocampo nella formazione dei ricordi

Gli scienziati hanno da tempo individuato l’ippocampo come una delle aree chiave del cervello coinvolte nella formazione dei ricordi. In particolare, l’ippocampo sembra svolgere un ruolo cruciale nel processo di consolidamento delle informazioni da brevi periodi di tempo a ricordi a lungo termine.

Durante le ore di veglia, le cellule dell’ippocampo si attivano in modo specifico attraverso una serie di impulsi chiamati “onde a onde corte”. Questi impulsi hanno il compito di contrassegnare le esperienze ritenute importanti per il trasferimento nella memoria a lungo termine durante il sonno.

Studi su topi: un’analisi delle onde a onde corte

Per comprendere meglio il processo di selezione dei ricordi, gli scienziati hanno condotto esperimenti su topi. I topi sono stati sottoposti a un labirinto con una ricompensa zuccherina alla fine, e durante il percorso i ricercatori hanno monitorato l’attività delle cellule cerebrali dei topi attraverso elettrodi impiantati.

Durante le pause dei topi per gustare la loro ricompensa, il loro cervello emetteva onde a onde corte che si ripetevano fino a 20 volte. Durante la notte, questo schema di onde a onde corte veniva riprodotto, trasferendo l’esperienza nel cervello a lungo termine.

L’importanza della pausa e del rilassamento per la memorizzazione a lungo termine

Questi studi indicano che c’è una correlazione tra il periodo di pausa e rilassamento dopo un’esperienza e la probabilità che quella memoria venga conservata a lungo termine. Sembra che il nostro cervello abbia bisogno di un momento di relax, in cui non siamo concentrati su nulla di specifico, per permettere alle onde a onde corte di scattare e contrassegnare l’esperienza come degna di essere conservata.

Questo significa che se, ad esempio, stiamo guardando una serie televisiva e vogliamo ricordarla, è meglio fare una pausa dopo ogni episodio anziché continuare a guardare senza sosta. Durante la pausa, il nostro cervello avrà l’opportunità di consolidare le informazioni in ricordi duraturi.

Burst di attività durante la pausa

Un aspetto intrigante di questi studi è la scoperta che ci potrebbero essere picchi di attività cerebrale, sotto forma di onde a onde corte, anche quando ci troviamo in uno stato di riposo o inattività. Questi picchi di attività sembrano riprodurre fedelmente il pattern registrato durante l’esperienza reale, sia quando eravamo svegli che durante il sonno.

Questo suggerisce che il nostro cervello continua a lavorare anche quando siamo in uno stato di riposo, selezionando e consolidando le esperienze ritenute importanti per la memoria a lungo termine.

Conseguenze per l’ottimizzazione della memoria

Questi nuovi risultati possono avere implicazioni interessanti per l’ottimizzazione della memoria. Se vogliamo ricordare meglio le cose, è importante creare i giusti spazi di pausa e rilassamento dopo un’esperienza significativa. Questo può significare fare una passeggiata dopo aver visto un film o prendersi un momento di riposo dopo aver studiato per un esame.

Inoltre, è importante notare che il processo di selezione dei ricordi è in gran parte inconscio. Il cervello decide autonomamente quali esperienze sono importanti e meritevoli di essere conservate a lungo termine. Quindi, non possiamo semplicemente decidere volontariamente quali ricordi mantenere e quali dimenticare.

Conclusioni

Il cervello ha un sistema di selezione che determina quali esperienze vengono trasformate in ricordi duraturi. Le onde a onde corte che si verificano durante le pause e il rilassamento sembrano svolgere un ruolo chiave nella marcatura delle esperienze come importanti per la memoria a lungo termine.

Per ottimizzare la memorizzazione delle informazioni, è consigliabile creare spazi di pausa e rilassamento dopo esperienze significative. Questo permette al cervello di consolidare le informazioni e trasformarle in ricordi duraturi. Soprattutto, è importante ricordare che il processo di selezione dei ricordi è in gran parte inconscio, il che significa che non possiamo semplicemente decidere quali ricordi conservare.

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